La "Transizione 5.0" rappresenta un passo cruciale per il futuro delle imprese italiane, soprattutto per le Energy Service Company (ESCO). Questo piano ambizioso, parte del più ampio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira, infatti, a supportare la transizione digitale ed energetica delle aziende, promuovendo investimenti in tecnologie avanzate che riducono i consumi energetici e aumentano l'efficienza operativa.
In questo articolo esploreremo in dettaglio cosa implica la Transizione 5.0, chi può beneficiarne, quali investimenti sono ammissibili e come le imprese possono accedere a queste agevolazioni.
La Transizione 5.0 è un'iniziativa del governo prevista dall'art. 38 del Decreto-Legge 2 marzo 2024 n. 19, in linea con la decisione del Consiglio ECOFIN dell'8 dicembre 2023. Questo piano fa parte della Missione 7 – REPowerEU del PNRR, che si focalizza sulla transizione digitale ed energetica delle imprese.
Le risorse disponibili complessive a valere sul PNRR Misura M7 - Investimento 15 "Transizione 5.0" ammontano a 6,3 miliardi €, ovvero 3,15 miliardi per ciascuno degli anni 2024 e 2025. È istituita una riserva pari a 4,032 miliardi € a favore degli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità all'allegato VI del regolamento (UE) 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio datato 12 febbraio 2021. Le modalità di attuazione della riserva saranno demandate al decreto ministeriale ancora da adottarsi.
La Transizione 5.0 mira a:
Possono accedere al credito d'imposta:
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione, fallimento o soggette a sanzioni interdittive.
Gli investimenti ammissibili al credito d'imposta includono:
Gli investimenti devono garantire:
Al fine di garantire il rispetto del principio DNSH, sono, in ogni caso, esclusi gli investimenti destinati:
Le agevolazioni assumono la forma di un credito d'imposta, fruibile in compensazione e non trasferibile. Le aliquote variano in base alla riduzione dei consumi energetici e all'ammontare degli investimenti:
Riduzione dei Consumi Energetici |
Investimento Fino a 2,5 Milioni € |
Investimento da 2,5 a 10 Milioni € |
Investimento da 10 a 50 Milioni € |
---|---|---|---|
≥ 3% (struttura) o ≥ 5% (processi) |
35% |
15% |
5% |
≥ 6% (struttura) o ≥ 10% (processi) |
40% |
20% |
10% |
≥ 10% (struttura) o ≥ 15% (processi) |
45% |
25% |
15% |
Il riconoscimento delle agevolazioni è subordinato alla presentazione di certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente. Questi certificati attestano:
Di seguito una tabella riassuntiva del processo necessario ad accedere alle agevolazioni della Transizione 5.0.
Fase |
Descrizione |
---|---|
1. |
Progetto di investimento |
2. |
Certificazione ex ante & Comunicazione ex ante |
3. |
Verifica da parte del GSE |
4. |
Trasmissione al MIMIT dell'elenco e degli importi prenotati |
5. |
Avviamento dell'investimento |
6. |
Comunicazioni periodiche ai fini della determinazione degli importi effettivi del credito fino al completamento |
7. |
Interconnessione |
8. |
Completamento dell'investimento |
9. |
Certificazioni contabili |
10. |
Certificazione ex post & Comunicazione ex post |
11. |
Trasmissione all'Agenzia delle Entrate dell'elenco con ammontare definitivo del credito d'imposta |
12. |
5 giorni |
13. |
F24 in compensazione |
14. |
Termine finale – 31 dicembre 20225 |
Le agevolazioni previste dalla Transizione 5.0 sono considerate aiuti di Stato e sono soggette alle normative comunitarie in materia. Le certificazioni contabili sono quindi obbligatorie per attestare la correttezza delle spese sostenute e l'effettiva realizzazione degli investimenti.
Il credito d'imposta, inoltre, non è cumulabile con altre agevolazioni finanziate con fondi europei in conformità dell'art. 9 Regolamento (UE) 2021/241 "Addizionalità e finanziamento complementare", oltre che con il credito d'imposta per investimenti in beni materiali ed immateriali 4.0 (ex. art. 1 commi 1051 e seguenti della L. 178/2020) e neppure con il credito d'imposta ZES Unica (ex. art. 16 D.L. n. 124/2023 e s.m.i.).
Il credito d'imposta è cumulabile soltanto con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che questo cumulo (tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP), non porti al superamento del costo effettivo sostenuto.
Qui sotto una tabella riassuntiva a riguardo:
Cumulabilità sugli stessi costi |
Altre agevolazioni finanziate con fondi UE |
Investimenti in beni materiali ed immateriali 4.0 |
Credito d'imposta ZES Unica |
Altre agevolazioni |
---|---|---|---|---|
≥ 3% (struttura) o ≥ 5% (processi) |
NO |
NO |
NO |
SÌ* |
* Senza superare il costo effettivo al netto dei benefici fiscali sulla base imponibile IRES e IRAP.
Gli esempi di progetti che possono rientrare nel piano Transizione 5.0 includono:
Per ulteriori dettagli sull'implementazione di tecnologie avanzate come le batterie termiche, puoi consultare la nostra Guida alle batterie termiche: come funzionano e quali vantaggi offrono.
In sintesi la Transizione 5.0 rappresenta un'opportunità fondamentale per le imprese italiane per migliorare la loro efficienza energetica e competitività attraverso l'innovazione tecnologica, non solo perché supporta la sostenibilità ambientale, ma perché offre anche loro una via per innovare e crescere in un mercato sempre più orientato verso l'ottimizzazione dei processi e la tecnologia avanzata.
Le ESCO, in particolare, possono trarre vantaggio da questi incentivi per sviluppare progetti sostenibili e avanzati, contribuendo così agli obiettivi climatici e energetici del paese.
Per massimizzare i benefici di questa opportunità, è essenziale comprendere appieno le normative e le procedure di accesso alle agevolazioni, nonché pianificare attentamente gli investimenti nel tempo.
Consulta il sito web del MISE o quello del PNRR, per avere accesso completo a informazioni e approfondimenti sui requisiti e le modalità di accesso e fruizione della transizione 5.0.
Contattaci per informazioni